Quando si parla di controsoffitti si pensa subito al classico pannello di cartongesso in grado di modellare e cambiare anche notevolmente la simmetria di un ambiente. In genere si ricorre ai controsoffitti per mascherare eventuali tubature o impianti in evidenza. Sono costituiti da determinate strutture di sostegno che vengono fissate al soffitto oppure, più comunemente, alle pareti. Ma quanti tipi di controsoffitti possiamo avere? Qui di seguito vi proponiamo una piccola linea guida sulle diverse tipologie di controsoffitti.
Le diverse tipologie di controsoffitti
I controsoffitti chiusi non ispezionabili rappresentano una soluzione sicura realizzata con pannelli in gesso oppure in legno. Sono molto pratici, esteticamente belli da vedere e hanno proprietà fonoriflettenti.
I controsoffitti ispezionabili sono anche loro una soluzione economica e valida realizzati con profili a T rovesciata. Per questa tipologia si ricorre al gesso fibrorinforzato, un materiale molto resistente alle sollecitazioni.
I controsoffitti aperti permettono la realizzazione di uno schermo visivo e per tale motivo hanno un’assorbenza acustica molto bassa. Hanno una funzione decorativa invece che funzionale.